Come “aggiustare” un cuore spezzato: l’importanza della componente psicologica nelle malattie cardiache

Come “aggiustare” un cuore spezzato: l’importanza della componente psicologica nelle malattie cardiache

Nel 1989, in “Amore, sesso e cuore”, Alexander  Lowen, basandosi sulla sua esperienza clinica, affermava: “noi tutti riconosciamo nel cuore un simbolo dell’amore. Ma tra cuore e amore esiste solo un rapporto simbolico oppure c’è un legame effettivo e concreto? È esperienza comune non solo l’accelerazione del battito cardiaco in presenza della persona amata, ma anche il senso di oppressione al cuore dopo una lite. Se il cuore è coinvolto in ogni manifestazione dell’amore, come sembra che sia, si deve concludere che espressioni come “un cuore gonfio d’amore” descrivano anche un fenomeno fisico.
Quale valore, allora, va attribuito all’espressione “mi si spezza il cuore”? Sebbene il nostro cuore non vada davvero in pezzi quando veniamo respinti o perdiamo una persona amata, qualcosa certamente si rompe in tali situazioni.
Queste domande sono importanti per intendere la natura, non solo dei sentimenti, ma anche della salute del cuore. Ammettendo l’ipotesi, che faccio mia in questo libro, secondo cui il legame tra cuore e amore sia reale, possiamo affermare che un cuore senza amore debba inevitabilmente illanguidire e morire. Dobbiamo, pertanto, cominciare a esaminare il legame tra cuore e amore, una relazione riconosciuta ed enunciata nei secoli da poeti, filosofi e maestri religiosi”
È di qualche settimana fa la pubblicazione sul Sole24ore dei risultati di una ricerca, presentata nel corso del meeting della Società Europea di Cardiologia, che ha verificato una forte riduzione del numero di morti dovute a malattie coronariche in presenza di forme di assistenza psicologica.
Tale ricerca, secondo gli autori, rafforza la convinzione che la malattia cardiaca abbia una componente psicologica.
Noi ci spingiamo oltre, fino ad affermare che questa ricerca, ancora una volta, ci dà la conferma della necessità di guardare all’essere umano nella sua interezza.
Corpo e psiche sono due amanti uniti in comunione matrimoniale, non sono scindibili nella buona e nella cattiva sorte, in salute e malattia.

Di Roberta Leone